Credito al Consumo: in caso di rimborso anticipato, le banche devono restituire in quota sia gli interessi che le spese

palmigiano • ott 23, 2019

Secondo una sentenza della Corte di Giustizia Europea, pronunciata l’11 settembre 2019,  in caso di rimborso anticipato del prestito il consumatore ha diritto alla riduzione  di tutti i costi del credito.

Una notizia passata quasi in sordina, ma che ha effetti interessanti per i consumatori che hanno avuto accesso a prestiti e li hanno rimborsati anticipatamente e conseguenze rilevanti per gli istituti di credito che hanno erogato le somme.

Se un consumatore, infatti, richiede alla banca di poter estinguere anticipatamente il debito, l’istituto dovrà ricalcolare l’importo riducendo non soltanto gli interessi (legati alla durata del finanziamento), ma anche le altre spese correlate, come ad esempio i costi di apertura della pratica.

La sentenza ha una portata molto ampia:

> le banche dovranno tenere conto delle indicazioni della Corte per i ricalcoli futuri

> i consumatori che hanno già chiuso il contratto con le banche hanno 10 anni di tempo (corrispondente al periodo di prescrizione previsto dalla legge) per agire retroattivamente e recuperare le somme pagate in eccesso.

Per tale ragione, l’Associazione CID, che si occupa da anni di tutela dei consumatori, ha deciso di scendere in campo per invitare formalmente le banche ad adeguarsi. Assistita dallo studio legale Palmigiano, specializzato in diritto bancario, attraverso gli avvocati Alessandro Palmigiano e Lucio Savagnone, l’Associazione ha scritto una lettera indirizzata ai principali istituti di credito operanti in Sicilia affinché rimborsino i consumatori che hanno già estinto il debito anticipatamente e si adeguino, per il futuro, a quanto stabilito dalla Prima Sezione della Corte presieduta da Jean-Claude Bonichot.

La questione non è di poco conto. Soprattutto se si pensa che dal 2011 al 2018 (dati della Banca d’Italia) solo i ricorsi proposti sulla questione della restituzione degli oneri connessi al finanziamento in caso di sua estinzione anticipata sono cresciuti in maniera quasi esponenziale passando da circa 150 a più di 20 mila.

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La Cassazione, con ordinanza numero 34889/2023, si è pronunciata a favore della nullità del tasso di interesse per i mutui, i leasing, i finanziamenti ed i contratti di credito che sono stati definiti sulla base dell'Euribor, segnatamente per un periodo specifico (tra il 2005 e il 2008) in cui si è verificata una manipolazione dell'indice, accertata dalla Commissione Europea. I mutui a tasso Euribor prevedono un interesse variabile che viene calcolato in base all’Euribor (Euro Interbank Offered Rate). Si tratta del tasso medio di interesse al quale le banche europee si prestano denaro tra loro. Esso viene determinato quotidianamente e può variare in base alle condizioni economiche, influenzando direttamente i rapporti di credito con le banche Quando si sceglie un mutuo a tasso variabile basato sull’Euribor, significa che il tasso di interesse del mutuo si adeguerà periodicamente in base all’andamento di questo indice. Se l’Euribor aumenta, anche il tasso di interesse del mutuo e quindi la rata mensile aumenteranno; se l’Euribor diminuisce, avverrà il contrario. Nel 2013 la Commissione Europea ha accertato una manipolazione di tale indice avvenuta tra il 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008. In pratica alcune fra le principali banche europee (Barclays Bank, Deutsche Bank, Société Générale e Royal Bank of Scotland) si erano accordate per alterare i tassi di interesse; anche altre banche, estranee all’accordo, utilizzarono quel parametro di riferimento manipolato. La Cassazione ha evidenziato che la nullità non è limitata solo ai contratti stipulati con le banche direttamente coinvolte nella manipolazione dell'Euribor, ma si estende a tutti i contratti che hanno utilizzato questo indice per calcolare gli interessi. Sulla base dell’ordinanza è quindi possibile agire per riottenere il ricalcolo degli interessi pagati per tale periodo ed il rimborso delle somme. Se hai stipulato un contratto a tasso Euribor che include il periodo 2005-2008 e vuoi saperne di più, è possibile scrivere a segreteria@palmigiano.com
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