Come agire in caso di sottrazione internazionale di minore

feb 21, 2019

 

Uno dei due genitori porta il figlio minorenne all’estero senza il consenso dell’altro: che fare?

In questi e in tutti gli altri casi in cui una persona sottrae illecitamente un minore ai suoi genitori (o a chi esercita la potestà genitoriale) per portarlo in un paese diverso da quello in cui risiede abitualmente, si parla di sottrazione internazionale di minore.
È un reato previsto dal codice penale e punibile con la reclusione.

Per risolvere efficacemente i casi di sottrazione internazionale di minore, gli Stati che hanno sottoscritto la Convenzione dell’Aia del 25 ottobre 1980 collaborano sulla base di un impianto di regole e procedure comuni, applicabili in tutti i paesi membri a condizione che:

– lo Stato di residenza abituale prima della sottrazione e lo Stato in cui il minore è stato portato (Stato di rifugio) abbiano entrambi ratificato o aderito alla Convenzione dell’Aia del 1980 e accettato l’adesione dell’altro Stato;

– il minore sottratto abbia meno di sedici anni di età (al compimento del sedicesimo anno la procedura si interrompe, anche se il caso è stato già portato davanti al giudice);

– la persona che richiede il ritorno sia il titolare della responsabilità genitoriale sul minore ed esercitasse effettivamente le corrispondenti funzioni al momento della sottrazione. La titolarità della responsabilità genitoriale e i relativi diritti e doveri vanno verificati in base alla legislazione dello Stato in cui il minore risiedeva abitualmente prima di essere portato via.

 

Sottrazione internazionale di minore: i paesi che aderiscono alla Convenzione dell’Aia

 

La Convenzione dell’Aia del 1980 è esecutiva in Italia dal 1994 ed è attualmente applicata nelle relazioni tra l’Italia e i seguenti paesi:

A:

Albania, Andorra, Armenia, Australia, Austria

B:

Bahamas, Belarus, Belgio, Belize, Bosnia Erzegovina, Brasile, Bulgaria, Burkina Faso

C:

Canada, Cile, Cina (solo Hong Kong e Macao), Cipro, Colombia, Corea del Sud, Costa Rica, Croazia

D:

Danimarca

E:

Ecuador, El Salvador, Estonia

F:

Federazione Russa, Fiji, Finlandia, Francia

G:
Georgia, Germania, Giappone, Grecia, Guatemala

H:

Honduras

I:

Irlanda, Islanda, Israele

K:

Kazakistan

L:

Lettonia, Lituania, Lussemburgo

M:

Macedonia, Malta, Marocco, Mauritius, Messico

P:

Portogallo

R:

Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica Dominicana, Repubblica di Moldova, Romania

S:

San Marino, Saint Kitts e Nevis, Serbia, Seychelles, Singapore, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Sri Lanka, Sud Africa, Svezia, Svizzera

T:

Thailandia, Trinidad e Tobago, Turchia, Turkmenistan

U:

Ucraina, Ungheria, Uruguay, U.S.A., Uzbekistan

V:

Venezuela

Z:

Zimbabwe

 

A chi rivolgersi in Italia per la sottrazione internazionale di minore?

 

In Italia, l’Autorità centrale a cui rivolgersi in caso di sottrazione internazionale di minore è il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità .

 

Qui tutti i recapiti :

 

Ufficio II – Autorità Centrali convenzionali
Via Damiano Chiesa, 24
00136 ROMA
tel. +39 06.68188.326/331/535
fax. +39 06.68808085
e-mail: autoritacentrali.dgmc@giustizia.it
PEC: autoritacentrali.dgmc@giustiziacert.it

 

Il genitore a cui viene sottratto il figlio dovrà contattare l’Autorità centrale, via telefono o email, per avviare la procedura. Dovrà comunicare gli indirizzi presso cui potrebbe recarsi il sottrattore e i nominativi delle persone che potrebbero in un qualche modo essere coinvolte nella sottrazione.

 

L’Autorità centrale invierà un modulo, che andrà compilato in italiano e nella lingua straniera del Paese in cui il minore è stato portato (o dove si presume che sia).

 

Al modulo andranno allegati:

– certificati di nascita, di residenza, stato di famiglia e cittadinanza del minore e dei coniugi, sia in italiano che tradotti nella lingua dello Stato in questione;

– copie dei documenti di riconoscimento;

– fotografia recente del minore sottratto.

 

Una volta trasmessi i documenti, bisognerà aspettare che l’Autorità centrale comunichi il referente per l’Italia.

 

Il genitore dovrà ricorrere all’assistenza di un legale; l’Autorità centrale stessa comunicherà al genitore anche i costi sommari del giudizio.

 

Per trovare un accordo senza ricorrere alle vie giudiziarie, si potrà tentare la via della conciliazione .

 

Sarà inoltre possibile, qualore il genitore non possa permettersi i costi dell’assistenza legale, fare domande per il gratuito patrocinio .

 

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del Ministero della Giustizia : https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_2_5_10.wp

 

Facci sapere se possiamo esserti d’aiuto.

 

Lo Studio Legale Palmigiano si avvale di avvocati poliglotti, specializzati in diritto internazionale.

Se hai bisogno di assistenza su un caso di sottrazione internazionale di minore, contattaci per una consulenza.

 

 

 

 

Autore: Rosa Guttuso 18 apr, 2024
Oggi l'Avv. Alessandro Palmigiano a Palazzo dei Normanni al convegno organizzato dall'AGCOM, dal Corecom Sicilia e dall'Ordine dei Giornalisti "Social media e influencer tra evoluzione normativa e fenomeno sociale: il ruolo dei Corecom". Interviene illustrando il quadro normativo a tutela dei consumatori hashtag #corecom hashtag #agcom hashtag #consumatori # studiolegalepalmigiano.it hashtag #palmigianoeassociati hashtag #influencer hashtag #socialmedia hashtag #pubblicita SCARICA IL PROGRAMMA
Autore: Rosa Guttuso 03 apr, 2024
IN MATERIA DI DIRITTO BANCARIO Premessa Nel 70° anniversario di attività di Palmigiano e Associati, fondato nel 1954 dall’Avv. Gaetano Ennio Palmigiano, lo studio legale Palmigiano e Associati indice un concorso per l’attribuzione di un premio alla migliore tesi di laurea in materia di diritto bancario, uno dei settori di punta dello studio. IL REGOLAMENTO DEL BANDO 1. Finalità e Requisiti di ammissibilità Il Bando ha lo scopo di promuovere la crescita delle competenze nell’ambito del diritto attraverso l’erogazione di un premio per tesi di laurea attinenti alle tematiche del diritto bancario. La presente attività è da intendersi esclusa dalla disciplina sulle manifestazioni a premio in quanto rientra nell’ipotesi di esclusione di cui alla lettera a) comma 1 art. 6 del D.P.R. n. 430/2001 e il “premio” allo studente/giovane laureato selezionato ha carattere di riconoscimento del merito personale. La partecipazione al bando è gratuita ed è aperta a giovani italiani dei corsi di laurea in giurisprudenza provenienti dalle diverse Facoltà presenti sul territorio nazionale che abbiano massimo 30 anni alla data di scadenza di presentazione della domanda. Possono concorrere all’assegnazione del premio i laureati delle Università italiane che hanno conseguito laurea in giurisprudenza tra il 1° gennaio 2022 ed il 31 ottobre 2024, con votazione di almeno 105, discutendo una tesi di laurea su un argomento attinente al tema come sopra specificato La candidatura potrà essere avanzata solo da persone fisiche, secondo le modalità di cui al successivo articolo 2, e dovrà essere presentata direttamente dai candidati 2. Modalità di partecipazione al Bando Art. 3 - Per partecipare al concorso, i candidati dovranno inviare entro il 31 ottobre 2024 la domanda a mezzo Pec a alessandro.palmigiano@legalmail.it. La stessa dovrà contenere: I dati anagrafici ed i recapiti Un cv in formato europeo Sintesi dell’elaborato Copia della tesi su supporto elettronico. 3. Esclusioni Le candidature dovranno essere provviste di tutta la documentazione richiesta al precedente articolo. La mancanza, anche parziale, di detti documenti comporterà l’esclusione dalla partecipazione al bando. La comunicazione dell’esclusione verrà inoltrata ai candidati esclusi all’indirizzo e-mail utilizzato per l’invio della candidatura. 4. Termini Le candidature potranno essere inviate entro e non oltre il 31 ottobre 2024. Non verranno accettate candidature trasmesse al di fuori dei termini temporali come sopra indicati. La selezione degli studenti vincitori avverrà entro quattro settimane dalla scadenza. La Commissione si riserva una riapertura dei termini per l’ampliamento del premio alle tesi del 2021 qualora il numero dei lavori pervenuti fosse inferiore a 10 elaborati. 5. Procedure di valutazione e selezione Le candidature pervenute con le modalità e nei termini previsti al precedente articolo 3 saranno valutate in piena autonomia da un’apposita Commissione giudicatrice, composta dall’Avv. Alessandro Palmigiano, Managing Partner di Palmigiano e Associati, da un professore universitario e da un magistrato. Il giudizio della Commissione giudicatrice sarà inappellabile e insindacabile. Palmigiano e Associati informerà il candidato vincitore tramite e-mail, all’indirizzo indicato nella domanda di partecipazione. 6. Premio Il premio di laurea consisterà nell’erogazione da parte di Palmigiano e Associati una somma complessiva pari a € 3.000.00 (tremila/00 euro) netti. L’erogazione del premio avverrà con bonifico diretto sul codice Iban indicato dal candidato. Al candidato sarà offerto altresì un periodo di stage della durata di 6 mesi presso lo studio legale Palmigiano e Associati; qualora il candidato non avesse interesse, sarà offerto al secondo candidato. 7. Trattamento dei dati Ai sensi all’art 14 e 15 del Regolamento UE 2016/679, General Data Protection Regulation (GDPR), i dati personali acquisiti da Palmigiano e Associati saranno trattati esclusivamente per le finalità connesse all’organizzazione del presente bando. 8. Accettazione del Regolamento La partecipazione al bando, con l’invio della documentazione richiesta, implica l’accettazione incondizionata e totale di tutte le norme, regole, clausole e procedure esposte nel presente Regolamento, senza limitazione alcuna, e l’insindacabilità del giudizio della Commissione giudicatrice di cui al precedente articolo 5.
Autore: Rosa Guttuso 19 mar, 2024
Il proprietario delle due ville assistito dallo studio Palmigiano e Associati
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