Hai un’impresa? Previeni le pratiche commerciali scorrette in 5 mosse

palmigiano • giu 06, 2018

 

Per un’impresa, rispettare i diritti dei consumatori dovrebbe essere innanzitutto una questione di coscienza. Ma a parte l’aspetto morale, prevenire le pratiche commerciali scorrette conviene.

Comportamenti etici e trasparenti si traducono da un lato in clienti fedeli e acquisti ripetuti, dall’altro scongiurano il rischio di incorrere in sanzioni pecuniarie anche gravi.

 

È ormai da più di 10 anni che la legge italiana punisce le pratiche commerciali scorrette.
Il decreto n. 146 del 2 Agosto 2007 ha introdotto la distinzione tra:

  • pratiche commerciali ingannevoli, che inducono il consumatore in errore falsandone le decisioni d’acquisto e/o spingendolo a trascurare le normali precauzioni per la sicurezza e la salute;
  • pratiche commerciali aggressive, che ricorrono a molestie, coercizioni o altre forme di condizionamento indebito per influenzare le scelte del consumatore.

 

Nella maggior parte dei casi, per non avere problemi bastano diligenza professionale e buon senso. A volte, però, l’esigenza di ottenere un vantaggio sulla concorrenza fa perdere di vista il confine tra ciò che è lecito e ciò che non lo è. Succede, per esempio, in contesti particolarmente competitivi, in cui ampliare e difendere le proprie quote di mercato può diventare un fattore cruciale per la sopravvivenza di un business.

 

Per evitare che la tua impresa venga coinvolta in una controversia per pratiche commerciali scorrette, gioca d’anticipo, facendoti aiutare da un buon legale.



Ecco 5 cose che il tuo avvocato può fare per aiutarti a preservare reputazione e finanze .

 

1. Controllare le condizioni generali di contratto e tutte le comunicazioni commerciali e pubblicitarie della tua azienda;

 

2. Scrivere nuovi contratti e/o integrando quelli esistenti quando necessario;

 

3. Verificare la liceità delle comunicazioni aziendali, anche a seconda dei canali scelti e del target da raggiungere;

 

4. Scrivere i regolamenti di concorsi e manifestazioni a premio;

 

5. Gestire eventuali contestazioni dei consumatori e/o delle loro associazioni.

 

Facci sapere se possiamo esserti d’aiuto.

Il nostro studio è specializzato in diritto e contrattualistica commerciale ed ha maturato una solida esperienza in casi di pratiche commerciali scorrette.

Se hai bisogno di assistenza nella stesura di contratti, nella comunicazione aziendale o in un  procedimento davanti all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, contattaci .

 

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La Cassazione, con ordinanza numero 34889/2023, si è pronunciata a favore della nullità del tasso di interesse per i mutui, i leasing, i finanziamenti ed i contratti di credito che sono stati definiti sulla base dell'Euribor, segnatamente per un periodo specifico (tra il 2005 e il 2008) in cui si è verificata una manipolazione dell'indice, accertata dalla Commissione Europea. I mutui a tasso Euribor prevedono un interesse variabile che viene calcolato in base all’Euribor (Euro Interbank Offered Rate). Si tratta del tasso medio di interesse al quale le banche europee si prestano denaro tra loro. Esso viene determinato quotidianamente e può variare in base alle condizioni economiche, influenzando direttamente i rapporti di credito con le banche Quando si sceglie un mutuo a tasso variabile basato sull’Euribor, significa che il tasso di interesse del mutuo si adeguerà periodicamente in base all’andamento di questo indice. Se l’Euribor aumenta, anche il tasso di interesse del mutuo e quindi la rata mensile aumenteranno; se l’Euribor diminuisce, avverrà il contrario. Nel 2013 la Commissione Europea ha accertato una manipolazione di tale indice avvenuta tra il 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008. In pratica alcune fra le principali banche europee (Barclays Bank, Deutsche Bank, Société Générale e Royal Bank of Scotland) si erano accordate per alterare i tassi di interesse; anche altre banche, estranee all’accordo, utilizzarono quel parametro di riferimento manipolato. La Cassazione ha evidenziato che la nullità non è limitata solo ai contratti stipulati con le banche direttamente coinvolte nella manipolazione dell'Euribor, ma si estende a tutti i contratti che hanno utilizzato questo indice per calcolare gli interessi. Sulla base dell’ordinanza è quindi possibile agire per riottenere il ricalcolo degli interessi pagati per tale periodo ed il rimborso delle somme. Se hai stipulato un contratto a tasso Euribor che include il periodo 2005-2008 e vuoi saperne di più, è possibile scrivere a segreteria@palmigiano.com
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