Alessandro Palmigiano pubblica ebook dal titolo “Le pratiche commerciali scorrette nel settore della telefonia: l’azione dei CO.RE.COM e dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni”

29 dicembre 2016

L’utente nei casi in cui non riesca, attraverso un reclamo, a risolvere un problema insorto nel rapporto con il fornitore di servizi di comunicazione elettronica, può, naturalmente, instaurare un contenzioso con l’operatore per tutelare le proprie ragioni. Tuttavia, nel settore della telefonia, è obbligatorio esperire un tentativo di conciliazione prima di agire in giudizio.

Le procedure per risolvere i contenziosi tra utenti ed operatori nel settore delle comunicazioni elettroniche sono regolate da una particolare e specifica disciplina definita in dettaglio dall’Autorità con il Regolamento di procedura per la soluzione delle controversie tra utenti ed operatori di comunicazioni elettroniche approvato il 19 aprile 2007.

I primo passaggio è il tentativo di conciliazione, una procedura con la quale l’utente e l’operatore, aiutati da un mediatore, cercano una soluzione bonaria alla controversia. Se tale soluzione non si raggiunge, l’utente può chiedere all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e ai Co.Re.Com da essa delegati, la definizione della controversia o può rivolgersi alla giurisdizione ordinaria.

Contestualmente alla proposizione dell’istanza per l’esperimento del tentativo di conciliazione o per la definizione della controversia, o nel corso delle relative procedure, l’utente può chiedere ai Co.re.com. delegati o all’Autorità l’adozione di provvedimenti temporanei diretti a garantire la continuità nell’erogazione del servizio o a far cessare forme d’abuso o di scorretto funzionamento da parte dell’operatore di telecomunicazioni sino al termine della procedura conciliativa o di definizione.

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