Chiede la sospensione del mutuo ma rischia il pignoramento della casa - Il giudice: la società cessionaria della banca non ha titoli per togliere l’immobile

apr 26, 2024

Protagonista un professionista di Termini Imerese in difficoltà per la pandemia Covid

Va in difficoltà a causa della pandemia Covid, chiede la sospensione del mutuo ma qualcosa va storto e dopo tre anni un cittadino di Termini Imerese rischia di perdere la casa dove vive: una società terza, per conto della banca, chiede circa 232 mila euro e avvia la procedura per il pignoramento dell’immobile. Una brutta vicenda che però si è risolta nel migliore dei modi. Lo studio Palmigiano e Associati, al quale si è rivolto l’uomo, è riuscito a dimostrare che la società non aveva i titoli per procedere al pignoramento e la casa è stata salva.


Tutto ha inizio nel marzo del 2020. L’uomo, un libero professionista, aveva acquistato 12 anni prima, nel 2008, la sua prima casa per un importo di 250 mila euro. A causa della pandemia e del lungo periodo di inattività professionale dovuta alle restrizioni governative, aveva avanzato alla propria filiale, una richiesta di sospensione e una contestuale pratica per la rinegoziazione del mutuo. Ma sin dal primo momento, l’assistenza dell’istituto di credito non era soddisfacente per il cliente, ma con molte incertezze sulle modalità di applicazione della normativa emergenziale pur lasciando aperta la possibilità di procedere con la sospensione: “[…] Siamo, però, in attesa di istruzioni relative alle misure di sostegno stabilite dal governo. La preghiamo dunque di ricontattarci più avanti per verificare se la sua particolare posizione rientra tra le fattispecie previste dal decreto”. Il professionista era certo però di avere tutti i requisiti di legge. 


Dopo un anno di silenzio la banca, anziché procedere alla sospensione del mutuo come richiesto dal cliente, invece intimava il pagamento delle rate scadute e, a pochi giorni di distanza, avrebbe inviato pure una comunicazione di “segnalazione a sofferenza”. E mentre le richieste del cliente venivano ignorate, l’uomo si è trovato a scontrarsi con l’atto di precetto di una società terza, con il quale veniva chiesto il pagamento delle rate sino a quel momento impagate. Successivamente, nel 2023, una diversa società di recupero crediti tornava alla carica per recuperare le rate, notificando atto di precetto per circa 232 mila euro, a cui seguiva un pignoramento immobiliare. Sfinito dalla vicenda, che rischiava di mettere a rischio la sua casa, il professionista si è quindi rivolto allo studio legale Palmigiano e Associati, che da oltre 30 anni ha un apposto dipartimento di diritto bancario e, con l’assistenza degli avvocati Alessandro Palmigiano e Luca Panzarella, ha quindi presentato opposizione. 


Lo studio legale si è opposto all’esecuzione, contestando che questa società avesse la titolarità per agire. Il tribunale di Termini Imerese ha accolto l’istanza ma la società ha contestato il provvedimento.


Il tribunale in sede collegiale (tre giudici) ha adesso rigettato anche il reclamo, stabilendo che la società che agiva per conto della banca, non aveva provato di avere il titolo per farlo, ovvero non aveva dimostrato di avere ottenuto la cessione del credito dalla banca. In particolare, “in assenza del contratto di cessione, riportante specificatamente i crediti ceduti, il giudice di merito, quindi, è chiamato ad accertare se il credito azionato risponda ai predetti requisiti. Orbene, alla luce della documentazione prodotta, non risulta provato che alla data della cessione l’asserito debitore ceduto era stato oggetto di segnalazione alla Centrale dei Rischi, sicché allo stato deve ritenersi che il credito oggetto di esecuzione non sia univocamente riconducibile alla cessione in blocco. Sul punto si rileva che il documento n. 10 della produzione di parte reclamante, riporta soltanto il preavviso di segnalazione alla Centrale dei Rischi, residuando il dubbio in ordine all’effettiva segnalazione successiva. Né ad esiti diversi può condurre la produzione in giudizio della dichiarazione del soggetto asserito cedente, circa la riconducibilità del credito azionato alla cessione in blocco stipulata con l’odierna reclamante”.


La causa prosegue ora per il merito. “Siamo lieti del risultato ottenuto – hanno dichiarato gli avvocati Alessandro Palmigiano e Luca Panzarella –. Purtroppo, accade sovente che i consumatori e le imprese rimangano vittime di un sistema a ‘scatole cinesi’ ed è, quindi, importante far visionare i documenti per verificarne la correttezza”.


Autore: Rosa Guttuso 18 apr, 2024
Oggi l'Avv. Alessandro Palmigiano a Palazzo dei Normanni al convegno organizzato dall'AGCOM, dal Corecom Sicilia e dall'Ordine dei Giornalisti "Social media e influencer tra evoluzione normativa e fenomeno sociale: il ruolo dei Corecom". Interviene illustrando il quadro normativo a tutela dei consumatori hashtag #corecom hashtag #agcom hashtag #consumatori # studiolegalepalmigiano.it hashtag #palmigianoeassociati hashtag #influencer hashtag #socialmedia hashtag #pubblicita SCARICA IL PROGRAMMA
Autore: Rosa Guttuso 03 apr, 2024
IN MATERIA DI DIRITTO BANCARIO Premessa Nel 70° anniversario di attività di Palmigiano e Associati, fondato nel 1954 dall’Avv. Gaetano Ennio Palmigiano, lo studio legale Palmigiano e Associati indice un concorso per l’attribuzione di un premio alla migliore tesi di laurea in materia di diritto bancario, uno dei settori di punta dello studio. IL REGOLAMENTO DEL BANDO 1. Finalità e Requisiti di ammissibilità Il Bando ha lo scopo di promuovere la crescita delle competenze nell’ambito del diritto attraverso l’erogazione di un premio per tesi di laurea attinenti alle tematiche del diritto bancario. La presente attività è da intendersi esclusa dalla disciplina sulle manifestazioni a premio in quanto rientra nell’ipotesi di esclusione di cui alla lettera a) comma 1 art. 6 del D.P.R. n. 430/2001 e il “premio” allo studente/giovane laureato selezionato ha carattere di riconoscimento del merito personale. La partecipazione al bando è gratuita ed è aperta a giovani italiani dei corsi di laurea in giurisprudenza provenienti dalle diverse Facoltà presenti sul territorio nazionale che abbiano massimo 30 anni alla data di scadenza di presentazione della domanda. Possono concorrere all’assegnazione del premio i laureati delle Università italiane che hanno conseguito laurea in giurisprudenza tra il 1° gennaio 2022 ed il 31 ottobre 2024, con votazione di almeno 105, discutendo una tesi di laurea su un argomento attinente al tema come sopra specificato La candidatura potrà essere avanzata solo da persone fisiche, secondo le modalità di cui al successivo articolo 2, e dovrà essere presentata direttamente dai candidati 2. Modalità di partecipazione al Bando Art. 3 - Per partecipare al concorso, i candidati dovranno inviare entro il 31 ottobre 2024 la domanda a mezzo Pec a alessandro.palmigiano@legalmail.it. La stessa dovrà contenere: I dati anagrafici ed i recapiti Un cv in formato europeo Sintesi dell’elaborato Copia della tesi su supporto elettronico. 3. Esclusioni Le candidature dovranno essere provviste di tutta la documentazione richiesta al precedente articolo. La mancanza, anche parziale, di detti documenti comporterà l’esclusione dalla partecipazione al bando. La comunicazione dell’esclusione verrà inoltrata ai candidati esclusi all’indirizzo e-mail utilizzato per l’invio della candidatura. 4. Termini Le candidature potranno essere inviate entro e non oltre il 31 ottobre 2024. Non verranno accettate candidature trasmesse al di fuori dei termini temporali come sopra indicati. La selezione degli studenti vincitori avverrà entro quattro settimane dalla scadenza. La Commissione si riserva una riapertura dei termini per l’ampliamento del premio alle tesi del 2021 qualora il numero dei lavori pervenuti fosse inferiore a 10 elaborati. 5. Procedure di valutazione e selezione Le candidature pervenute con le modalità e nei termini previsti al precedente articolo 3 saranno valutate in piena autonomia da un’apposita Commissione giudicatrice, composta dall’Avv. Alessandro Palmigiano, Managing Partner di Palmigiano e Associati, da un professore universitario e da un magistrato. Il giudizio della Commissione giudicatrice sarà inappellabile e insindacabile. Palmigiano e Associati informerà il candidato vincitore tramite e-mail, all’indirizzo indicato nella domanda di partecipazione. 6. Premio Il premio di laurea consisterà nell’erogazione da parte di Palmigiano e Associati una somma complessiva pari a € 3.000.00 (tremila/00 euro) netti. L’erogazione del premio avverrà con bonifico diretto sul codice Iban indicato dal candidato. Al candidato sarà offerto altresì un periodo di stage della durata di 6 mesi presso lo studio legale Palmigiano e Associati; qualora il candidato non avesse interesse, sarà offerto al secondo candidato. 7. Trattamento dei dati Ai sensi all’art 14 e 15 del Regolamento UE 2016/679, General Data Protection Regulation (GDPR), i dati personali acquisiti da Palmigiano e Associati saranno trattati esclusivamente per le finalità connesse all’organizzazione del presente bando. 8. Accettazione del Regolamento La partecipazione al bando, con l’invio della documentazione richiesta, implica l’accettazione incondizionata e totale di tutte le norme, regole, clausole e procedure esposte nel presente Regolamento, senza limitazione alcuna, e l’insindacabilità del giudizio della Commissione giudicatrice di cui al precedente articolo 5.
Autore: Rosa Guttuso 19 mar, 2024
Il proprietario delle due ville assistito dallo studio Palmigiano e Associati
Altre News
Share by: