Allagamenti a Mondello, due case vacanza invase dai liquami: turisti “sfrattati” - Il tribunale condanna il Comune di Palermo a risarcire oltre 35 mila euro

mar 19, 2024

Il proprietario delle due ville assistito dallo studio Palmigiano e Associati

Il Comune di Palermo condannato a pagare oltre 35 mila euro come risarcimento danni per il proprietario di due villette di Mondello, adibite a casa vacanze, rimaste allagate ad agosto del 2018. Lo ha stabilito il giudice Francesca Taormina della terza sezione del tribunale di Palermo. 


La vicenda risale ad agosto del 2018, quando il proprietario delle due villette, ha subito gravi danni nelle sue strutture turistiche. Le abbondanti piogge del 21 e 23 agosto 2018, non smaltite dalla fognatura, hanno prima allagato le strade e poi hanno inondato i due appartamenti. In entrambe le occasioni, i liquami hanno invaso gli immobili ed hanno raggiunto un’altezza di 20 centimetri circa rispetto alla pavimentazione. La vicenda ha causato danni alle ville, ai giardini circostanti e ai mobili, oltre che perdite economiche per non aver potuto più affittare le case vacanze in un periodo di alta stagione. Ma c’è anche un danno subito dal proprietario, visto che gli ospiti delle strutture sono stati costretti ad abbandonare gli immobili.


L’uomo, assistito dallo studio Palmigiano e Associati, con gli avvocati Alessandro Palmigiano e Mattia Vitale, ha fatto ricorso al presidente del tribunale di Palermo. Poco meno di un anno dopo, il tribunale ha nominato un consulente tecnico d’ufficio per accertare i danni.  Dalla perizia è emersa “l’insufficiente capacità di smaltimento delle acque per tramite della rete di canalizzazione delle acque del Comune, circostanza, questa, che ha causato i danni riportati alle due villette dell’odierno attore, nonché gli ulteriori danni imputabili alla mancata locazione delle stesse”.


Nel 2022 è quindi iniziata una causa per il risarcimento dei danni, sempre con l’assistenza dello studio Palmigiano, con una richiesta di oltre 35 mila euro. Infatti, oltre ai danneggiamenti all’immobile, il ricorrente ha chiesto anche di aver pagati i danni per la mancata locazione e la perdita di chance, non potendo più locare gli immobili per il periodo estivo, come sua abitudine. Il giudice, accogliendo la tesi di Palmigiano e Associati, si è espresso condannando il Comune al risarcimento. “Con precipuo riferimento al caso che ci occupa – si legge nel provvedimento – la Suprema Corte ha statuito che gli impianti fognari, da chiunque realizzati, una volta inseriti nel sistema delle fognature comunali, rientrano nella sfera di controllo dell'ente pubblico, tenuto come custode a rispondere ex art. 2051 c.c. dei danni che siano eziologicamente collegati alla cosa, salva la prova del fortuito (ex multis Cass. Civ., n. 6665/2009; 24040/2009) e, dunque, l’ente comunale è comunque tenuto all'esercizio del controllo, in qualità di custode, del sistema di raccolta e deflusso delle acque del sistema cittadino di fognatura, sicché, a prescindere dalla responsabilità eventualmente imputabile ad altri titoli a soggetti terzi, deve comunque rispondere dei danni subìti dal danneggiato in virtù della relazione qualificata con la res, in base al disposto normativo di cui all’art. 2051 c.c.”


“L’inerzia della pubblica amministrazione, che, anche dopo alcune sentenze, continua da tanti anni a non porre rimedio a una situazione per le quali ha uno specifico obbligo di vigilanza, non può gravare sui cittadini – ha commentato Alessandro Palmigiano, managing partner dello studio legale –. Auspico che il caso serva per una programmazione delle opere fognarie necessarie affinché vicende simili non si verifichino ancora, con costi altissimi per tutti noi cittadini”.

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IN MATERIA DI DIRITTO BANCARIO Premessa Nel 70° anniversario di attività di Palmigiano e Associati, fondato nel 1954 dall’Avv. Gaetano Ennio Palmigiano, lo studio legale Palmigiano e Associati indice un concorso per l’attribuzione di un premio alla migliore tesi di laurea in materia di diritto bancario, uno dei settori di punta dello studio. IL REGOLAMENTO DEL BANDO 1. Finalità e Requisiti di ammissibilità Il Bando ha lo scopo di promuovere la crescita delle competenze nell’ambito del diritto attraverso l’erogazione di un premio per tesi di laurea attinenti alle tematiche del diritto bancario. La presente attività è da intendersi esclusa dalla disciplina sulle manifestazioni a premio in quanto rientra nell’ipotesi di esclusione di cui alla lettera a) comma 1 art. 6 del D.P.R. n. 430/2001 e il “premio” allo studente/giovane laureato selezionato ha carattere di riconoscimento del merito personale. La partecipazione al bando è gratuita ed è aperta a giovani italiani dei corsi di laurea in giurisprudenza provenienti dalle diverse Facoltà presenti sul territorio nazionale che abbiano massimo 30 anni alla data di scadenza di presentazione della domanda. Possono concorrere all’assegnazione del premio i laureati delle Università italiane che hanno conseguito laurea in giurisprudenza tra il 1° gennaio 2022 ed il 31 ottobre 2024, con votazione di almeno 105, discutendo una tesi di laurea su un argomento attinente al tema come sopra specificato La candidatura potrà essere avanzata solo da persone fisiche, secondo le modalità di cui al successivo articolo 2, e dovrà essere presentata direttamente dai candidati 2. Modalità di partecipazione al Bando Art. 3 - Per partecipare al concorso, i candidati dovranno inviare entro il 31 ottobre 2024 la domanda a mezzo Pec a alessandro.palmigiano@legalmail.it. La stessa dovrà contenere: I dati anagrafici ed i recapiti Un cv in formato europeo Sintesi dell’elaborato Copia della tesi su supporto elettronico. 3. Esclusioni Le candidature dovranno essere provviste di tutta la documentazione richiesta al precedente articolo. La mancanza, anche parziale, di detti documenti comporterà l’esclusione dalla partecipazione al bando. La comunicazione dell’esclusione verrà inoltrata ai candidati esclusi all’indirizzo e-mail utilizzato per l’invio della candidatura. 4. Termini Le candidature potranno essere inviate entro e non oltre il 31 ottobre 2024. Non verranno accettate candidature trasmesse al di fuori dei termini temporali come sopra indicati. La selezione degli studenti vincitori avverrà entro quattro settimane dalla scadenza. La Commissione si riserva una riapertura dei termini per l’ampliamento del premio alle tesi del 2021 qualora il numero dei lavori pervenuti fosse inferiore a 10 elaborati. 5. Procedure di valutazione e selezione Le candidature pervenute con le modalità e nei termini previsti al precedente articolo 3 saranno valutate in piena autonomia da un’apposita Commissione giudicatrice, composta dall’Avv. Alessandro Palmigiano, Managing Partner di Palmigiano e Associati, da un professore universitario e da un magistrato. Il giudizio della Commissione giudicatrice sarà inappellabile e insindacabile. Palmigiano e Associati informerà il candidato vincitore tramite e-mail, all’indirizzo indicato nella domanda di partecipazione. 6. Premio Il premio di laurea consisterà nell’erogazione da parte di Palmigiano e Associati una somma complessiva pari a € 3.000.00 (tremila/00 euro) netti. L’erogazione del premio avverrà con bonifico diretto sul codice Iban indicato dal candidato. Al candidato sarà offerto altresì un periodo di stage della durata di 6 mesi presso lo studio legale Palmigiano e Associati; qualora il candidato non avesse interesse, sarà offerto al secondo candidato. 7. Trattamento dei dati Ai sensi all’art 14 e 15 del Regolamento UE 2016/679, General Data Protection Regulation (GDPR), i dati personali acquisiti da Palmigiano e Associati saranno trattati esclusivamente per le finalità connesse all’organizzazione del presente bando. 8. Accettazione del Regolamento La partecipazione al bando, con l’invio della documentazione richiesta, implica l’accettazione incondizionata e totale di tutte le norme, regole, clausole e procedure esposte nel presente Regolamento, senza limitazione alcuna, e l’insindacabilità del giudizio della Commissione giudicatrice di cui al precedente articolo 5.
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