Crac della Banca Popolare di Vicenza, accolta la “class action”

giu 11, 2021

Il Tribunale di Palermo riconosce risarcimenti e spese legali a venti clienti. Gli avvocati Palmigiano e Violante: risultato importante che spiana la strada anche ad altri risparmiatori

Quattro sentenze, una ventina di risparmiatori coinvolti e una stangata da 400 mila euro per Intesa SanPaolo: dopo anni di battaglie e tentativi (spesso vani) di ottenere un risarcimento, arriva una svolta storica per i consumatori incappati nelle azioni Banca Polare di Vicenza, vendute da Banca Nuova. La Quinta Sezione del Tribunale di Palermo, con i giudici Rachele Monfredi ed Emanuela Rosaria Piazza, ha accolto infatti i ricorsi presentati dallo studio legale Palmigiano – che ha raggruppato le cause in una sorta di  class action  proprio per scongiurare rinunce e assistere anche chi rischiava di affrontare spese eccessive rispetto all’investimento andato in fumo – riconoscendo la responsabilità dell’istituto di credito che ha acquisito Banca Nuova.

La vicenda, come è noto, negli anni a cavallo tra il 2013 e il 2015 ha coinvolto migliaia di risparmiatori siciliani, indotti dagli allora funzionari di Banca Nuova ad acquistare azioni della Popolare di Vicenza. Poco dopo, però, la Capofila del Gruppo Zonin fu messa in liquidazione, con strascichi giudiziari anche per i vertici della banca e con danni enormi per i clienti che avevano acquistato i prodotti dell’istituto di credito, che persero tutti gli investimenti.

Adesso, con quattro sentenze appena pubblicate (2406/2021; 2412/2021; 2413/2021; 2414/2021) la Quinta Sezione del Tribunale di Palermo ha condannato Intesa SanPaolo a risarcire venti risparmiatori siciliani un importo di oltre 270.000 euro e a pagare spese legali per circa 130.000 euro. “Queste sentenze – commentano gli avvocati Alessandro Palmigiano ed Elisabetta Violante – rendono giustizia ai clienti coinvolti, spianando la strada anche ad altri risparmiatori, e condannano una serie di pratiche illecite purtroppo spesso comuni nel mondo finanziario. Può sembrare scontato, ma non è sempre facile riuscire a ottenere giustizia per condotte che sovente trovano conforto in clausole e avvertenze nascoste tra i tanti documenti che si firmano e che diventano “trappole”, difficili da individuare, per chi non ha gli strumenti adeguati per decifrare le operazioni che sta eseguendo. A maggior ragione se, come in questo caso, i clienti venivano spesso indotti all’acquisto di prodotti rischiosi. Non è accettabile che i risparmi di tante persone, messi da parte con grandi sacrifici, siano stati utilizzati per portare nuovi capitali ad una banca in difficoltà”.

Un risultato importante, frutto però di un percorso tutt’altro che in discesa. Le cause sono state infatti molto complesse, sia per le difficili questioni giuridiche (Intesa sostiene di non essere tenuta a pagare i debiti della acquisita Banca Nuova), sia perché i giudici hanno disposto numerose prove per capire cosa fosse accaduto quando i risparmiatori hanno acquistato le azioni e hanno chiesto anche informazioni alla liquidazione della Banca Popolare di Vicenza – che aveva redatto un audit interno – ma anche alla Consob e all’Autorità garante, che hanno fatto pervenire dei documenti in parte secretati. Sono stati poi sentiti decine di testimoni, tra cui i commissari liquidatori della Banca Popolare di Vicenza.

Alla fine il Tribunale ha accertato come all’epoca vi fosse una precisa direttiva della Capo Gruppo Popolare di Vicenza di vendere i titoli con pressioni fortissime – perfino minacciando o lasciando presagire l’azzeramento dei vertici – per spingere le singole filiali a proporre questi prodotti altamente rischiosi. È emerso inoltre che, o per scarsa conoscenza o per intenzionalità, i funzionari di Banca Nuova proponevano ai risparmiatori (in alcuni casi quasi le imponevano a coloro che volevano ottenere dei mutui) l’acquisto di questi prodotti senza chiarire la rischiosità e il possibile fallimento della Capo Gruppo, come poi accaduto. Anzi, come è emerso, spesso mostravano dei grafici del valore del titolo evidenziando l’assoluta solidità della Banca Popolare di Vicenza e le prospettive di crescita.

In un primo tempo numerosi clienti, considerato l’esiguo valore dell’investimento – molti infatti avevano aderito alla quota minima di 6.000 euro – avevano pensato di rinunciare, ma gli avvocati Palmigiano e Violante hanno proposto loro di impostare le azioni legali come una sorta di “class action”, raggruppando più risparmiatori in un’unica causa e abbattendo così i costi. Del resto, le questioni giuridiche erano per tutti sostanzialmente simili e alla fine grazie a questo strumento si è rivelato molto utile. Al punto che adesso potrebbe aprire le porte a nuove cause e ulteriori “class action”

Autore: Rosa Guttuso 26 apr, 2024
Protagonista un professionista di Termini Imerese in difficoltà per la pandemia Covid
Autore: Rosa Guttuso 18 apr, 2024
Oggi l'Avv. Alessandro Palmigiano a Palazzo dei Normanni al convegno organizzato dall'AGCOM, dal Corecom Sicilia e dall'Ordine dei Giornalisti "Social media e influencer tra evoluzione normativa e fenomeno sociale: il ruolo dei Corecom". Interviene illustrando il quadro normativo a tutela dei consumatori hashtag #corecom hashtag #agcom hashtag #consumatori # studiolegalepalmigiano.it hashtag #palmigianoeassociati hashtag #influencer hashtag #socialmedia hashtag #pubblicita SCARICA IL PROGRAMMA
Autore: Rosa Guttuso 03 apr, 2024
IN MATERIA DI DIRITTO BANCARIO Premessa Nel 70° anniversario di attività di Palmigiano e Associati, fondato nel 1954 dall’Avv. Gaetano Ennio Palmigiano, lo studio legale Palmigiano e Associati indice un concorso per l’attribuzione di un premio alla migliore tesi di laurea in materia di diritto bancario, uno dei settori di punta dello studio. IL REGOLAMENTO DEL BANDO 1. Finalità e Requisiti di ammissibilità Il Bando ha lo scopo di promuovere la crescita delle competenze nell’ambito del diritto attraverso l’erogazione di un premio per tesi di laurea attinenti alle tematiche del diritto bancario. La presente attività è da intendersi esclusa dalla disciplina sulle manifestazioni a premio in quanto rientra nell’ipotesi di esclusione di cui alla lettera a) comma 1 art. 6 del D.P.R. n. 430/2001 e il “premio” allo studente/giovane laureato selezionato ha carattere di riconoscimento del merito personale. La partecipazione al bando è gratuita ed è aperta a giovani italiani dei corsi di laurea in giurisprudenza provenienti dalle diverse Facoltà presenti sul territorio nazionale che abbiano massimo 30 anni alla data di scadenza di presentazione della domanda. Possono concorrere all’assegnazione del premio i laureati delle Università italiane che hanno conseguito laurea in giurisprudenza tra il 1° gennaio 2022 ed il 31 ottobre 2024, con votazione di almeno 105, discutendo una tesi di laurea su un argomento attinente al tema come sopra specificato La candidatura potrà essere avanzata solo da persone fisiche, secondo le modalità di cui al successivo articolo 2, e dovrà essere presentata direttamente dai candidati 2. Modalità di partecipazione al Bando Art. 3 - Per partecipare al concorso, i candidati dovranno inviare entro il 31 ottobre 2024 la domanda a mezzo Pec a alessandro.palmigiano@legalmail.it. La stessa dovrà contenere: I dati anagrafici ed i recapiti Un cv in formato europeo Sintesi dell’elaborato Copia della tesi su supporto elettronico. 3. Esclusioni Le candidature dovranno essere provviste di tutta la documentazione richiesta al precedente articolo. La mancanza, anche parziale, di detti documenti comporterà l’esclusione dalla partecipazione al bando. La comunicazione dell’esclusione verrà inoltrata ai candidati esclusi all’indirizzo e-mail utilizzato per l’invio della candidatura. 4. Termini Le candidature potranno essere inviate entro e non oltre il 31 ottobre 2024. Non verranno accettate candidature trasmesse al di fuori dei termini temporali come sopra indicati. La selezione degli studenti vincitori avverrà entro quattro settimane dalla scadenza. La Commissione si riserva una riapertura dei termini per l’ampliamento del premio alle tesi del 2021 qualora il numero dei lavori pervenuti fosse inferiore a 10 elaborati. 5. Procedure di valutazione e selezione Le candidature pervenute con le modalità e nei termini previsti al precedente articolo 3 saranno valutate in piena autonomia da un’apposita Commissione giudicatrice, composta dall’Avv. Alessandro Palmigiano, Managing Partner di Palmigiano e Associati, da un professore universitario e da un magistrato. Il giudizio della Commissione giudicatrice sarà inappellabile e insindacabile. Palmigiano e Associati informerà il candidato vincitore tramite e-mail, all’indirizzo indicato nella domanda di partecipazione. 6. Premio Il premio di laurea consisterà nell’erogazione da parte di Palmigiano e Associati una somma complessiva pari a € 3.000.00 (tremila/00 euro) netti. L’erogazione del premio avverrà con bonifico diretto sul codice Iban indicato dal candidato. Al candidato sarà offerto altresì un periodo di stage della durata di 6 mesi presso lo studio legale Palmigiano e Associati; qualora il candidato non avesse interesse, sarà offerto al secondo candidato. 7. Trattamento dei dati Ai sensi all’art 14 e 15 del Regolamento UE 2016/679, General Data Protection Regulation (GDPR), i dati personali acquisiti da Palmigiano e Associati saranno trattati esclusivamente per le finalità connesse all’organizzazione del presente bando. 8. Accettazione del Regolamento La partecipazione al bando, con l’invio della documentazione richiesta, implica l’accettazione incondizionata e totale di tutte le norme, regole, clausole e procedure esposte nel presente Regolamento, senza limitazione alcuna, e l’insindacabilità del giudizio della Commissione giudicatrice di cui al precedente articolo 5.
Altre News
Share by: