Investimenti sui diamanti: il caso in breve e come ottenere un risarcimento

apr 28, 2019

Ha assunto una portata decisamente rilevante il caso dei 100.000 risparmiatori che hanno investito in diamanti . Molte banche li hanno proposti ai clienti interessati a diversificare i propri investimenti, presentandoli come un prodotto “alternativo” e sicuro ed assicurando che sarebbe stato sempre facile rivenderli ad un prezzo pari o superiore a quello pagato.

Dopo due istruttorie, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha accertato che la realtà dei fatti è ben diversa.

Il team di avvocati esperti in diritto bancario dello Studio Palmigiano si è già mobilitato nella difesa di alcuni investitori vittima di questo meccanismo ingannevole. Se anche tu sei fra loro, contattaci subito.

Caso diamanti: la vicenda in breve

Alcune importanti banche italiane hanno proposto ai propri clienti di investire sui diamanti di Diamond Business (Idb), Diamond Private Investment (Dpi) e Intermarket Diamond Business usando  modalità gravemente ingannevoli e omissive :

– il prezzo di vendita dei diamanti, presentato come frutto di una rilevazione oggettiva pubblicata sui principali giornali economici, era stato in realtà liberamente determinato dai professionisti, peraltro in misura ampiamente superiore al costo di acquisto della pietra e ai benchmark internazionali di riferimento (Rapaport e IDEX);

 

– i dati sul mercato dei diamanti , rappresentato in crescita stabile e costante, non corrispondevano alle effettive vendite delle pietre ma all’andamento del loro prezzo, intenzionalmente aumentato dai venditori di anno in anno per costruire un trend artificialmente positivo e convincere i risparmiatori;

 

– le prospettive di facile liquidabilità e rivendibilità dei diamanti, a quotazioni precise e con tempi certi, erano invece legate unicamente alla possibilità che il professionista trovasse altri acquirenti all’interno del proprio circuito;

 

– il fatto che l’investimento sia stato proposto da parte dei consulenti bancari e che gli stessi consulenti fossero presenti agli incontri tra i clienti e IDB e DPI forniva ampia credibilità alle informazioni contenute nel materiale promozionale; sentendosi rassicurati, molti consumatori hanno deciso di investire senza bisogno di ulteriori accertamenti.

 

L’Autorità ha inoltre stabilito che i contratti predisposti da IDB e DPI violavano i diritti di recesso dei consumatori; IDB è anche responsabile di una violazione in merito al foro competente in caso di controversie.

Investimento in diamanti: quanto vale davvero?

In base ai listini internazionali, il valore effettivo di un diamante pagato 10.000 euro è di circa 3.000/4.000 euro . Bisogna anche considerare che un privato che si rivolge ad un commerciante del settore potrebbe vedersi offrire un importo ancora più basso (tra i 1.500 e i 2.500 euro).

 

Il provvedimento dell’Antitrust obbliga le banche a restituire il capitale investito?


No ; l’Antitrust ha predisposto ingenti sanzioni per le banche e le società coinvolte, ma non può imporre alle Compagnie o alla Banca di restituire i soldi ai clienti.

Solo un giudice può dichiarare la responsabilità della banca e condannarla al risarcimento.

 

Hai investito in diamanti e vuoi sapere come agire?

Ti consigliamo di incaricare un avvocato ed avviare subito un’azione legale .

Puoi far valere il tuo diritto alla restituzione del prezzo dei diamanti acquistati inviando una diffida alla banca entro 10 anni dall’investimento .

Il nostro studio sta già difendendo numerosi risparmiatori ingannati : se hai bisogno di assistenza legale, contattaci .

Autore: Rosa Guttuso 18 apr, 2024
Oggi l'Avv. Alessandro Palmigiano a Palazzo dei Normanni al convegno organizzato dall'AGCOM, dal Corecom Sicilia e dall'Ordine dei Giornalisti "Social media e influencer tra evoluzione normativa e fenomeno sociale: il ruolo dei Corecom". Interviene illustrando il quadro normativo a tutela dei consumatori hashtag #corecom hashtag #agcom hashtag #consumatori # studiolegalepalmigiano.it hashtag #palmigianoeassociati hashtag #influencer hashtag #socialmedia hashtag #pubblicita SCARICA IL PROGRAMMA
Autore: Rosa Guttuso 03 apr, 2024
IN MATERIA DI DIRITTO BANCARIO Premessa Nel 70° anniversario di attività di Palmigiano e Associati, fondato nel 1954 dall’Avv. Gaetano Ennio Palmigiano, lo studio legale Palmigiano e Associati indice un concorso per l’attribuzione di un premio alla migliore tesi di laurea in materia di diritto bancario, uno dei settori di punta dello studio. IL REGOLAMENTO DEL BANDO 1. Finalità e Requisiti di ammissibilità Il Bando ha lo scopo di promuovere la crescita delle competenze nell’ambito del diritto attraverso l’erogazione di un premio per tesi di laurea attinenti alle tematiche del diritto bancario. La presente attività è da intendersi esclusa dalla disciplina sulle manifestazioni a premio in quanto rientra nell’ipotesi di esclusione di cui alla lettera a) comma 1 art. 6 del D.P.R. n. 430/2001 e il “premio” allo studente/giovane laureato selezionato ha carattere di riconoscimento del merito personale. La partecipazione al bando è gratuita ed è aperta a giovani italiani dei corsi di laurea in giurisprudenza provenienti dalle diverse Facoltà presenti sul territorio nazionale che abbiano massimo 30 anni alla data di scadenza di presentazione della domanda. Possono concorrere all’assegnazione del premio i laureati delle Università italiane che hanno conseguito laurea in giurisprudenza tra il 1° gennaio 2022 ed il 31 ottobre 2024, con votazione di almeno 105, discutendo una tesi di laurea su un argomento attinente al tema come sopra specificato La candidatura potrà essere avanzata solo da persone fisiche, secondo le modalità di cui al successivo articolo 2, e dovrà essere presentata direttamente dai candidati 2. Modalità di partecipazione al Bando Art. 3 - Per partecipare al concorso, i candidati dovranno inviare entro il 31 ottobre 2024 la domanda a mezzo Pec a alessandro.palmigiano@legalmail.it. La stessa dovrà contenere: I dati anagrafici ed i recapiti Un cv in formato europeo Sintesi dell’elaborato Copia della tesi su supporto elettronico. 3. Esclusioni Le candidature dovranno essere provviste di tutta la documentazione richiesta al precedente articolo. La mancanza, anche parziale, di detti documenti comporterà l’esclusione dalla partecipazione al bando. La comunicazione dell’esclusione verrà inoltrata ai candidati esclusi all’indirizzo e-mail utilizzato per l’invio della candidatura. 4. Termini Le candidature potranno essere inviate entro e non oltre il 31 ottobre 2024. Non verranno accettate candidature trasmesse al di fuori dei termini temporali come sopra indicati. La selezione degli studenti vincitori avverrà entro quattro settimane dalla scadenza. La Commissione si riserva una riapertura dei termini per l’ampliamento del premio alle tesi del 2021 qualora il numero dei lavori pervenuti fosse inferiore a 10 elaborati. 5. Procedure di valutazione e selezione Le candidature pervenute con le modalità e nei termini previsti al precedente articolo 3 saranno valutate in piena autonomia da un’apposita Commissione giudicatrice, composta dall’Avv. Alessandro Palmigiano, Managing Partner di Palmigiano e Associati, da un professore universitario e da un magistrato. Il giudizio della Commissione giudicatrice sarà inappellabile e insindacabile. Palmigiano e Associati informerà il candidato vincitore tramite e-mail, all’indirizzo indicato nella domanda di partecipazione. 6. Premio Il premio di laurea consisterà nell’erogazione da parte di Palmigiano e Associati una somma complessiva pari a € 3.000.00 (tremila/00 euro) netti. L’erogazione del premio avverrà con bonifico diretto sul codice Iban indicato dal candidato. Al candidato sarà offerto altresì un periodo di stage della durata di 6 mesi presso lo studio legale Palmigiano e Associati; qualora il candidato non avesse interesse, sarà offerto al secondo candidato. 7. Trattamento dei dati Ai sensi all’art 14 e 15 del Regolamento UE 2016/679, General Data Protection Regulation (GDPR), i dati personali acquisiti da Palmigiano e Associati saranno trattati esclusivamente per le finalità connesse all’organizzazione del presente bando. 8. Accettazione del Regolamento La partecipazione al bando, con l’invio della documentazione richiesta, implica l’accettazione incondizionata e totale di tutte le norme, regole, clausole e procedure esposte nel presente Regolamento, senza limitazione alcuna, e l’insindacabilità del giudizio della Commissione giudicatrice di cui al precedente articolo 5.
Autore: Rosa Guttuso 19 mar, 2024
Il proprietario delle due ville assistito dallo studio Palmigiano e Associati
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